Il cortile centrale B
Il cortile centrale B, luogo di disimpegno che dava accesso, luce ed aria alle camere delle torri che
si affacciano nel suo spazio aperto, e precisamente le Torri A, C, D, E, la grande scala che a doppia
rampa porta sullo spalto del bastione ed il corridoio di accesso alla Torre F, è stato scavato fino alla
roccia in gran parte della sua superficie, rivelando così una sistemazione finalizzata al drenaggio
delle acque piovane
che venivano convogliate in una canaletta ricavata nella roccia basaltica e
indirizzate da una parte verso una piccola cisterna e dall’altra, passando sotto le strutture del
bastione e delle torri verso l’esterno.
Lo scavo ha rivelato una stratigrafia complessa che denota l'utilizzo di questo spazio in tempi
compresi fra il XIV ed il IX secolo a. C..
Lungo il suo perimetro si costruì un bancone utilizzando
anche alcuni elementi litici “isodomi”, cioè perfettamente sagomati. La presenza di un focolare
strutturato, di un grande bacile litico, di resti di pasto e stoviglie da fuoco e da mensa induce a
pensare che tale spazio fosse utilizzato per la consumazione comunitaria di pasti.
Dopo quest'ultima
fase i crolli antichi hanno sepolto le testimonianze della tarda età nuragica fino ad un’altezza di 9
metri, al di sopra della quale, in età romana, venne installato il Laboratorio Enologico 1.